Continua la storia, nata da un incontro, tra Gli Occhi della Guerra e il Rotary Club Distretto 2050. Ieri sera, infatti, è stato presentato il reportage “Profughi dimenticati” pensato oltre quattro mesi fa e realizzato da Fausto Biloslavo e Gabriele Orlini proprio grazie al contributo dei club.
Durante l’incontro i due reporter hanno raccontato degli sguardi dei profughi che hanno incontrato. Come quello di Lamya, una ragazza yazida saltata in aria su una mina mentre cercava di scappare dai suoi aguzzini dello Stato islamico. È saltata in aria, Lamya, e ha perso gran parte della vista e pure due delle sue più care amiche.
Guarda il trailer: Tra i cristiani iracheni rifiutati dall’Ue
Ma non sono solo gli yazidi e i cristiani a scappare dalle bandiere nere. Ci sono anche tanti, tantissimi, sunniti, come ha spiegato in collegamento telefonico da Erbil, nel nord dell’Iraq, Miriam Ambrosini di Terre des Hommes: “Qui serve poco per far felici i bambini: un campo di calcio li aiuta a tornare alla normalità. A dimenticare la guerra”.
Con immagini tanto belle quanto cruente e una storia così drammatica da sembrare surreale, Biloslavo e Orlini, hanno creato un documento di testimonianza che è stato capace di commuovere gran parte del pubblico presente.
Per approfondire: Elicotteri italiani sul fronte del Califfo
Mauro Mosconi, ideatore della collaborazione tra Gli Occhi della Guerra e il Rotary, ha ripercorso le tappe di questo percorso, apprezzando soprattutto l’onestà di questa testata. Stefano Locatelli, presidente del Rotary Club Soresina, ha invece spiegato qual è la mission rotariana: mettersi innanzitutto al servizio del prossimo. Andrea Pontini, amministratore delegato de ilGiornale.itsi è detto molto soddisfatto da questo tipo di iniziative: “È la prima volta che un progetto viene finanziato non dai singoli, ma da un’associazione. Una strada da percorrere ancora”. Laura Lesèvre, project manager de Gli Occhi della Guerra, ha invece raccontato come alla base di questa iniziativa ci sia innanzitutto “la fiducia che i lettori ripongono in noi e nei nostri reporter”. Presente all’incontro anche Alessandro Monteduro, direttore italiano di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che ha ricordato come, troppo spesso, il mondo si giri dall’altra parte rispetto ai drammi vissuti dai cristiani. L’Assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini, oltre a riaffermare l’amicizia con Gli Occhi della Guerra, ha sottolineato l’impegno di regione Lombardia per sostenere le minoranze cristiane in Medio Oriente.
Al termine dell’incontro, Biloslavo è stato nominato membro onorario del Rotary Club 2050.
L’incontro di ieri è il segno tangibile che con la passione si possono realizzare progetti importanti che fanno bene ai lettori e al giornalismo.